
GENOVA, 29 MARZO – Nessuna minaccia, solo offese. La lettera anonima giunta in Curia la settimana scorsa, era indirizzata al cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Cei. Il foglietto, con su la semplice scritta “Vescovo di m….”, è anche imbrattato di escrementi. «Un messaggio molto diverso da quelli spediti negli anni scorsi e dalle scritte tracciate sui muri della città , che richiesero l’assegnazione di una scorta al porporato», fanno sapere gli investigatori.
Mara Monfregola